Dissezione di un gambero

I gamberi sono crostacei dall'anatomia piuttosto complessa: il loro utilizzo come alimento ci dà la possibilità di recuperarli facilmente, e poterli studiare in laboratorio.

Durata: 1 ora

Scopo:

Studiare l'anatomia di un crostaceo.

Teoria:

Con il termine "gambero" ci riferiamo di solito a diverse specie di crostacei decapodi che vivono in acque marine o in acque dolci.
Il corpo dei gamberi è diviso in due parti principali: il cefalotorace e l'addome.
Il cefalotorace è protetto da un robusto carapace, che termina in un rostro sulla fronte dell'animale. Ai lati del rostro si trovano un paio di occhi, un paio di lunghe antenne e un paio di brevi antennule. Al di sotto del cefalotorace si trovano diverse appendici: a partire dalla bocca, tre paia di massillipedi che fanno parte dell'apparato boccale, e cinque paia di arti ambulacrali, alcuni modificati in chele e altri allungati e dedicati al movimento.
L'addome è composto da sei segmenti, protetti da un guscio meno robusto rispetto a quello del cefalotorace, e termina con un telson affiancato da due paia di uropodi. I primi cinque segmenti dell'addome portano ciascuno un paio di pleopodi. Sia i pleopodi che gli uropodi sono appendici con funzione natatoria.
All'interno del cefalotorace si trovano le branchie, il cervello, la vescica, la prima parte del sistema digerente con gli stomaci, l'apparato riproduttore e il cuore. L'addome è occupato principalmente dai muscoli, ed è percorso dall'intestino e dal cordone nervoso ventrale.

Materiale:

  • Gamberi interi

Strumenti:

  • Piano da dissezione (è sufficiente una vaschetta di plastica grande abbastanza da ospitare un gambero)
  • Bisturi
  • Pinzette

Procedimento:

  1. Osservare l'anatomia esterna del gambero, e cercare di riconoscere quante più parti possibile. Disegnare il gambero.
  2. Sezionare il gambero inferiormente, lungo di attaccatura delle appendici, dal capo alla coda. Estrarre gli organi interni e cercare di riconoscerli. Disegnare l'anatomia interna del gambero.

Bibliografia:

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